mercoledì 9 marzo 2011

Come al cinema

Fare l'ecografia morfologica è un po' come sedersi nella sala cinematografica più tecnologica che l'uomo abbia mai costruito e assistere alla prima mondiale del film più figo che il cinema abbia mai prodotto.
Tutto questo secondo il parere delle nonne ovviamente che già da mesi avevano prenotato il loro biglietto speciale per la visione rivelatrice.
Papà tatuato ed io abbiamo quindi dovuto, fra i mille sbattimenti, preparare un p.d.p. perfetto (n.b.: piano di produzione, una deviazione professionale che entrambi ci portiamo dietro ormai da anni) per il giorno tanto atteso.
Ore 8.30:
Papà tatuato mi lascia davanti all'ambulatorio per l'accettazione.
Ore 9.00
Papà tatuato raccatta le due future nonne in giro per Milano.
Ore 9.30
Papà tatuato lascia le future nonne davanti all'ambulatorio.
Ore 9.45
Papà tatuato trova parcheggio.
Ore 10.05
La morfologica della verità darà la notizia tanto attesa in mondo visione.

E' più o meno andata in questo modo, tranne che...

Tranne che alle 8.30 prendo il numero per l'accettazione. Mi guardo intorno e noto che stranamente c'è pochissima gente in coda agli sportelli. La sala d'aspetto è quasi deserta e il silenzio è disarmante. Generalmente la sala dell'accettazione è un ambiente caotico: non c'è mai posto per sedersi, le persone urlano maledicendo in ogni lingua i funzionari agli sportelli, c'è un brusio continuo, per terra è pieno di bigliettini numerati...

Oggi no. Calma piatta. Cerco allora di darmi delle valide motivazioni:

Sciopero dei mezzi?
No, oggi tutto funziona regolarmente.
Invasione aliena? Direi di no, non ho visto astronavi giganti sopra il Duomo.
Epidemia fulminante?
Assolutamente no, altrimenti me la sarei beccata immediatamente.
Non è che forse la città è invasa da zombies affamati?
Oddio! Potrebbe proprio essere così. E se invece del solito supermercato gli zombies decidono di attaccare l'ambulatorio in cui mi trovo ora, che faccio?

In cinque minuti faccio l'accettazione (nella mia mente il funzionario allo sportello mi aveva già sbranato il braccio) e mi muovo circospetta verso la sala d'attesa della stanza dell'ecografia. Anche qui non c'è anima viva e il silenzio quasi pietrifica.
Sono le 8.40.
Più di due ore all'appuntamento fissato per la morfo della verità! Poco male. Così riesco anche a finire un lavoro. Bingo!
Non faccio in tempo a togliermi il cappotto che esce una dottoressa altissima, magrissima e dall'aspetto severissimo che mi invita ad entrare nella stanza.

Timidamente le dico:

Il mio appuntamento è alle 10.05. Non posso entrare ora perché sta arrivando tutta la mia famiglia per assistere al grande evento. Hanno tutti già preso il biglietto!”

Lei severamente risponde:
Non sia mai! Può entrare massimo un persona.”

Io:
Aspetto comunque il mio turno, grazie”.

La dottoressa demon chiude la porta e io rimango sola nella stanzetta deserta.

Continuo a rimanere sola nella stanza, pensando a come dire alle nonne, senza farle infartare, che non potranno assistere all'evento del secolo.

Ore 9.45
Le nonne arrivano e a seguire arriva anche papà tatuato.

Penso:
Finalmente degli esseri umani intorno a me!

Do la terribile notizia alle nonne e tremo al pensiero del pericolo che corro lasciandole sole in sala d'aspetto....altro che zombies affamati.

Ore 10.00
Papà tatuato ed io entriamo nella stanza dell'ecografia.
La dottoressa prende tutte le misure del caso.


L'unica domanda che le facciamo ripetutamente è:
Cos'è? Cos'è? Allora cos'è? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina?

Ma la morfo della verità non vuole rispondere alla nostra domanda....che palle!

Mancano pochi secondi alla fine dell'ecografia e la dottoressa Oracolo stremata dalla nostra insistenza, urla nevrotica:

E' FEMMINA!”

Papà tatuato ed io usciamo sorridenti e diamo la notizia alle nonne che fortunatamente non si sono scannate.

Nel frattempo l'ambulatorio è tornato alla sua normalità: le sale d'attesa sono piene di persone lamentose che aspettano il loro turno, c'è tanto casino e tutte le future mamme incinta intorno a noi, applaudono e sorridono alla bella notizia.

Ciao Mia!

3 commenti:

  1. Mamamamamamamamamaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa che BELLOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!! WOW! Evviva Mia!!!! Evviva la mamma, il papà, le nonne, la dottoressa nevrotica, gli zombie e la piccola inquilina del pancione!!!

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  2. che bello! Che sensazione indimenticabile...mi manca il pancione ora che ho qui uno gn-ometto supervispo!Auguri alla mamma e al papà tatuato...

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  3. ma allora sarà MIA...cioè tua la cara Mia!!! meraviglioso film che vale 1000 visioni :)

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