martedì 6 dicembre 2011

Oggi

Mia sta dormendo.
E' lì.
Nel suo ovetto con ancora il piumino addosso.
Avrà un caldo pazzesco.
Ma decido di non svegliarla.
Oggi è un giorno strano.
Forse il giorno giusto per ricominciare questa avventura da blogger.
Non so se sono mancata a qualcuno.
Io mi sono mancata.
E da oggi ricomincio (spero)!

venerdì 15 luglio 2011

Mia:lasciati stregare dalla luna, please!

Non sto scrivendo dall'ospedale. Sono ancora a casa con la pancia enorme (ma un po' più bassa) e con nessuna idea di cosa significhi realmente avere le contrazioni.
Mia ci sta prendendo un po' in giro e ha deciso di ritardare la sua uscita.
Di quanto?
Non lo sappiamo.
Oggi sono a 40 settimane di gravidanza + 1 e stanotte nel cielo ci sarà la luna piena.

Le voyage dans la Lune, Méliès, 1902.

Dai Mia, tonight is the night!

Come sopravvivere alla gravidanza #11
In internet è pieno di siti in cui si parla dell'influenza della luna sul parto: per alcuni sono solo dei detti popolari, altri hanno fatto ricerche, si sono documentati, hanno stilato delle statistiche e hanno scoperto che gli ospedali nelle notti di luna piena sono affollati come la spiaggia di Riccione il giorno di Ferragosto.
Vi farò sapere...

Oggi la mia circonferenza pancia misura 103 cm e mezzo

mercoledì 13 luglio 2011

Mia? Noi siamo praticamente pronti!

Manca un giorno e finalmente ho fatto la valigia per l'ospedale:
In un lato ho messo tutte le mie cose:
  • 2 camicie da notte: le ho dovute comprare perché generalmente dormo con una maglietta perché c'è una cosa che proprio non sopporto delle camicie da notte e dei pigiami: quando ti giri nel letto, loro non si girano con te e rimangono lì immobili. Che fastidio!
  • Ciabattine: anche queste le ho comprate per l'occasione. Odio le ciabatte. In casa cammino solo a piedi nudi.
  • Vestaglia: mi sono rifiutata. Non l'ho comprata. Non la indosserei mai.
  • Rotolone di panno carta per fare il bidet: pare che dopo il parto si è colpite da un flusso inarrestabile di sangue.
  • Mutande di carta (sempre per la gestione della cascata rossa).
  • 2 reggiseni oltre misura.
  • Asciugamano, spazzolino, dentifricio ed elastico per i capelli.
  • Fard e spazzola per i capelli per rendersi presentabili (ho preso anche il mio inseparabile phon da viaggio...avrò il di tempo per lavarmi i capelli dopo la sudata del parto?). Che dite porto anche il mascara?
  • Vestito e sandaletti per il ritorno a casa: speriamo che almeno mi entrino.
  • I pod: perché senza la mia musica proprio non ci voglio stare.


Nell'altro lato della valigia ci sono i minuscoli vestitini di Mia:
  • Calzine primi giorni di cotone.
  • 2 bodini mezze maniche.
  • 2 bodini a canotta.
  • Vestitino per quando si esce dall'ospedale.
  • 1 bavaglino molto rock'n'roll.
  • Camicina di seta della Fortuna: proprio quella che ha indossato il suo Papà tatuato quando è nato.

E' successa solo una cosa strana mentre preparavo la valigia in preda allo sconquasso ormonale: il colore rosa è decisamente e prepotentemente entrato nella mia vita.

Come sopravvivere alla gravidanza #11
Durante l'ultimo giorno di gravidanza tenetevi occupate il più possibile, altrimenti l'attesa diventa lunghissima!
Pare che se state inconsapevolmente pulendo casa, questo è il segnale inconfutabile dell'arrivo imminente...Io ho appena finito di mettere le lenzuolina nella carrozzina: il risultato è pessimo...come cavolo si fa a non far fare le grinze se ci sono le cinture di sicurezza nel mezzo?

Oggi la mia circonferenza pancia misura ancora 103 cm.

martedì 12 luglio 2011

Il tappo e altre piccole ansie pre-parto

Ancora due giorni di vita a due e poi fine dei giochi. Papà tatuato ed io non ci aggireremo più da soli per casa, non avremo più il divano solo per noi e il nostro letto si trasformerà presto in quello che viene comunemente chiamato “IL LETTONE”: un luogo in cui intimità, confidenze e XXX, con quel suffisso ONE che rimbomba nella testa come una martellata sulle ginocchia, sembrano completamente bandite.
Se Mia non fa scherzi e decide che è giunto il momento di smetterla di nuotare nella sua brodaglia calda per uscire a prendere un po' d'afa milanese, che alla fine è pur sempre aria, giovedì 14 divento ufficialmente stagista Mamma.

Intanto ecco il mio bel profilo alla 39° settimana di gravidanza (+ 5).



E mentre, nella solita svampitaggine di questo periodo, penso seriamente a quale vestito e quali scarpe indosserò il giorno del ritorno a casa domandandomi in loop se entrerò nuovamente nelle mie scarpette e nei miei vestitini estivi nel giro di due giorni, in questi ultimi strani momenti che mi separano dall'arrivo di Mia sono in attesa di sensazioni che non conosco: sensazioni (e dolori) che libri, corsi pre-parto e mamme sgamate ti raccontano, ma che vanno al di là di qualsiasi mia immaginazione.
Un unico esempio: il Tappo.
Ho scoperto da poco che quando il momento X sta per arrivare si perde questo tappo che per nove mesi ha tenuto ermeticamente chiuso il canale in cui a breve si infilerà Mia. Bisognerà chiamare forse uno sciabolatore esperto in bottiglie di champagne per farlo saltare adeguatamente per poi festeggiare alla grande?

Come sopravvivere alla gravidanza #10
Quando siete agli sgoccioli e il parto è ormai alle porte, non chiudetevi in casa. Uscite e godetevi gli ultimi momenti di privilegio che hanno le donne incinta: niente code al supermercato e gentilezza e sorrisi a profusione da parte di tutte le persone che incontrate lungo la vostra strada.
Mi sa che questo mi mancherà tantissimo...
Mi chiedo: perché solo la visione di una donna incinta è in grado di trasformare le persone in un esseri umani?

venerdì 1 luglio 2011

Cose che succedono...

Qualche settimana fa mi ha contattato Francesca, una mamma blogger che seguo da quando sono rimasta incinta. Lei è di Bologna, città che adoro perché a Bologna ci ho fatto l'università ed ho imparato tantissime cose (tra cui fare la dj). Se siete curiose questo è il suo blog, uno spazio che trovo molto interessante e in cui mi sento perfettamente a mio agio!
Francesca mi ha contattato perché aveva trovato Electromom e mi ha proposto un'intervista per BabyClub


Sono alla 38° settimana di gravidanza e la mia circonferenza pancia misura 103 cm.

venerdì 17 giugno 2011

… e poi finalmente torno!

Sono sparita dalla blogosfera per circa un mesetto. La causa?
Trasloco, doppio lavoro, doppio corso preparto e svampitaggine alle stelle.
Giuro che sono stata sopraffatta dai sensi di colpa giornalmente perché in realtà di situazioni assurde e di consigli su come sopravvivere all'ottavo mese di gravidanza da mettere nero su bianco, ne avrei avuti in gran quantità!
Avrei innanzitutto voluto parlare del corso preparto che ho seguito in Mangiagalli (e di come è stato faticoso e assurdo prenotarlo) in cui ho conosciuto tante nuove future mamme.
Mi piacerebbe molto raccontare di ognuna di loro perché ho capito quanto ogni futura mamma viva in maniera differente la propria gravidanza... ci siamo fatte delle grandi risate.
Sarebbe fantastico raccontare di tutte lezioni utili ed interessanti che l'ostetrica C. (favolosa) ci ha insegnato: il respiro durante il travaglio, come rendere elastico il perineo (molto interessante anche per l'attività sessuale!), la gita in sala parto insieme ai futuri papà (dove tutte noi abbiamo fatto fatica a trattenere le lacrime perché una tipa con le doglie urlava come una pazza...), le dritte per il futuro ritorno a casa con la piccola Mia e di come mi sono persa il massaggio anticolica perché nel frattempo stavo scrivendo una mail urgente di lavoro.
Al momento però mi sembra di non ricordare più nulla del corso....vi racconterò strada facendo se sono riuscita a memorizzare almeno i concetti base!
Vorrei raccontare anche del corso preparto che sto seguendo in piscina con altre future mamme (due di loro hanno appena sfornato!) insieme all'ostetrica S. (favolosa quanto C.) e di come ci guardavano i clienti del ristorante quella sera in cui abbiamo organizzato una cena tra di noi. Immaginatevi la scena: 15 panzone che entrano in massa in un ristorante milanese.

Il proprietario strafelice perché avrà pensato:

Queste qui ordineranno un mucchio di roba, sta sera incasso doppio.”

E il terrore palpabile negli occhi dei clienti che subito avranno pensato :

Meglio ordinare alla svelta il millefoglie fatto in casa.”

Vorrei raccontarvi della casa nuova e della cameretta di Mia (ancora in fase di allestimento) e dello strano istinto che è venuto sia a me sia a papà tatuato di entrarci appena svegli e fissare, come in estasi, le pareti, il fasciatoio e il trio super tecnologico ancora inscatolato (alla fine ha vinto papà tatuato).

Vorrei raccontarvi della culla in vimini in cui dormirà Mia, la stessa che nella mia famiglia ci passiamo di gravidanza in gravidanza, in cui hanno dormito a partire dagli anni '60 le mie cugine, mio fratello, le figlie delle mie cugine e parenti vari.

E infine vorrei raccontarvi di un nuovo contatto nato nella blogosfera che mi ha reso felicissima e di cui vi aggiornerò a breve.

Ora sono tornata! Ho una casetta in cui si può fare pipì e prometto che parte di tutto questo e tanto altro ancora ve lo racconterò nei prossimi giorni.

Oggi sono alla 36° settimana di gravidanza e la mia circonferenza pancia misura 100 cm.
C'è da festeggiare!

venerdì 20 maggio 2011

Un regalo pre nascita

Mancano praticamente due mesi all'arrivo di Mia (sono alla trentaduesima settimana di gravidanza) e la mia vita (sia chiaro, non la mia circonferenza vita), non è mai stata così frenetica come in questo momento.
Di media mi sveglio intorno alle 4 del mattino.

Tre le cause principali di questo risveglio mattutino:
  1. Un crampo maledetto sotto al ginocchio sinistro (chissà poi perché sempre in quel punto).
  2. Mia che ultimamente è convinta che la placenta sia la ruota di un criceto. Adora montarci sopra e non la smette mai di farla girare.
  3. Smetto di respirare: la piccola fanciulla che ho in corpo sta ficcando tutte e 10 le dita dei suoi adorabili piedini nel mio cuore.
La mia giornata quindi non è più divisa nella tradizionali 16 ore di veglia, 8 ore di sonno. E considerando che riesco a dormire circa 4 ore per notte e, per me è praticamente impossibile lasciarmi andare in un fantastico pisolino pomeridiano, ho la necessità di trovare cose da fare nelle ore di veglia in più che Mia mi sta regalando con tutto l'amore che ha da offrirmi!
Così inizio a lavorare (vi parlerò di questo in uno dei prossimi post) alle 4 del mattino.
Poi c'è un trasloco da fare.
Piccola parentesi: con l'arrivo di Mia, papà tatuato ed io abbiamo finalmente deciso di lasciare il bilocale mansardato in cui viviamo da circa 5 anni e fare il grande passo: il temutissimo Mutuo a Vita per avere una casa in cui poter stare tutti e tre comodamente. E quindi eccoci alle prese con gli scatoloni da fare e la casa nuova da finire. Al momento abbiamo liberato solo due piccole mensole che hanno prodotto ben 4 pesantissimi scatoloni giganti!
Non contenta delle mille faccende che ho da fare nelle 4 ore in più che ho da gestirmi quotidianamente, domenica scorsa ho organizzato una festa con alcuni degli amici più cari. Un super party nel piccolo bilocale per mettere insieme il mio compleanno (5 maggio), l'addio al vecchia casa (30 maggio) e Mia nella panza (ancora per due mesi).
E Mia nella panza che insieme alla sua mamma ha fatto la dj tutta la sera, ha ricevuto in dono un regalo meraviglioso: il suo primo pupazzetto!
E' un coniglietto, guarda il caso l'animale preferito di Mia. Lo so perché me l'ha confessato durante una notte insonne!



E' cucito a mano dalla mia amica Mari, un pezzo unico fatto esclusivamente per lei. Qui tra un po' potrete vedere le sue creazioni:


E' in lino e al collo indossa un ciondolo della fortuna cinese e in dono porta un piccolo origami giapponese fatto sempre da Mari. Non vedo l'ora che Mia riesca a scartare il pacchettino per giocare con il suo coniglietto e tenerlo sempre vicino. Al momento non ha ancora un nome. Prima o poi sarà lei a darglielo e spero tanto diventi il suo inseparabile amichetto.

Nel frattempo mi porto avanti ed inizio a pensare a fantastiche avventure da farle vivere insieme!

Come sopravvivere alla gravidanza #09
Nell'ultimo trimestre ci si sente un po' strane e le nostre abitudini cambiano completamente. Per non sentirvi stanche e affaticate cercate di seguire i nuovi ritmi del vostro corpo. Scoprirete che dopo tutto, anche se in orari diversi da quello a cui eravate abituate prima della gravidanza, riuscirete a fare tutto quello che vorrete. Parola di Electromom!

Oggi la mia circonferenza pancia misura 95 cm.

venerdì 6 maggio 2011

Follow Mia

Io non avevo proprio idea che fosse così!

Manda il video in play e cerca di capire cosa sta dicendo Mia, ti aggiudicherai la compilation musicale di Electromom!



Oggi sono alla 30° settimana di gravidanza e la mia circonferenza pancia misura ancora 93 cm.

venerdì 29 aprile 2011

Gravidanza turca

C'è una cosa che mi ronza in testa da quando ho iniziato questa gravidanza. Chi cavolo è quell'uomo o quella donna che non so quanti anni fa, ha avuto il coraggio di utilizzare frasettine d'effetto, scontate e banali come “dolce attesa” oppure l'ancora più odioso modo di dire “goditi la tua gravidanza”. Ho cercato su Wikipedia e su tutti i diversi motori di ricerca chi potesse essere cost@.
Non pervenuto.
Sicuramente è una persona che la gravidanza non l'ha mai provata e che ha fatto di tutto per riuscire a mantenere l'anonimato perché quest@ disgraziat@ prova una profonda vergogna per aver accostato parole che non dovrebbero MAI stare così vicine!
Ora vi spiego il motivo di questo mio accanimento contro queste frasette.
La gravidanza ti prende in giro.
Il primo trimestre non ho goduto affatto e di dolce non ho avvertito proprio nulla. Ho passato tre mesi tra vomito, smarrimento, ansie, odori (meglio scrivere puzze!) amplificati all'ennesima potenza, acidità di stomaco, deperimento fisico e notti insonni.
Poi in men che non si dica ecco arrivare il secondo trimestre di gravidanza.
E qui forse a Mr./Miss Disgraziato@ un po' di ragione la posso anche dare.
Tra il quarto, il quinto e il sesto mese di gravidanza ho raggiunto uno stato di grazia totale: energia a mille, super poteri della gravidanza amplificati, stanchezza non pervenuta ed XXX al doppio concentrato d'ormone. E' stato un po' come vivere all'interno di una gigantesca bolla di felicità.
Ecco la sensazione esatta: per tre mesi mi sono sentita come Mary Poppins, ossia praticamente perfetta, addirittura stra-convinta che nulla avrebbe potuto distruggermi e che la mia pancia dopotutto, non mi avrebbe dato poi così tanto fastidio perché sarebbe stata piccolina. Mica come quelle panzotte poco aggraziate che si vedono in giro...

Questa favoletta così perfetta che mi sono auto raccontata non è però finita con il:
E tutti vissero felici e contenti”.

Perché sono arrivata al 7° mese e lo stato d'estasi va e viene a momenti alterni e le prime dolci frasette che ho pronunciato entrando in questo ultimo trimestre  sono state:
Bentornata acidità!”
Addio sonno profondo”
Benvenuta fame atavica”
E questa pancia enorme da dove viene?”

E poi c'è stata una frase in particolare che non avrei mai e poi mai immaginato di pronunciare e che mi ha fatto maledire nuovamente Mr./Miss Disgraziato@:

In questo locale c'è la turca. Papà tatuato mi aiuti a fare pipì? La pancia mi impedisce di abbassarmi e rischio di cadere nel buco”.

Come sopravvivere alla gravidanza #08
Qui l'unico consiglio che vi posso dare è: frequentate locali con il W.C.!

Oggi la mia circonferenza pancia misura 93 cm.

venerdì 15 aprile 2011

Dolci letture

Sono fuggita al mare, in un posto isolato dove internet ancora non esiste e per riuscire a far prendere il mio vecchissimo telefonino bisogna contorcersi in strane posizioni che al momento non riesco a praticare causa panza in lievitazione.
Ma sono tornata! Giusto in tempo per farmi dissanguare dalla curva glicemica (si fa tra la 26° e la 27° settimana di gravidanza), un esame del sangue che ti fa perdere tre ore di tempo preziosissimo che però è utile per scoprire se ti sei presa il diabete gestazionale. L'esame consiste in un prelievo all'alba, rigorosamente a digiuno. Subito dopo il prelievo mi hanno dato un beverone al glucosio: una bevanda disgustosa, talmente dolce che anche le formiche (che tra l'altro ultimamente hanno deciso di vivere all'interno del mio frigorifero) ne sarebbero nauseate. Dopo un'ora mi hanno fatto un secondo prelievo. Senza forze e con le stelline davanti agli occhi, mi sono trascinata sui gomiti in sala d'attesa. Ho aspettato un'altra ora e via con il terzo prelievo.
Sempre più stremata e con pochissime gocce di sangue in corpo sono andata in libreria per comprare un libro di cui avevo letto la recensione su Internazionale quando ero al mare, un saggio a mio parere fondamentale per una neomamma alle prime armi che non vede l'ora di raccontare al suo bambino le storie più incredibili.
Si intitola Il canone dei piccoli, 1001 libri da leggere prima di diventare grandi, a cura di Julia Eccleshare (Atlante Libri).



Buona lettura!

Come sopravvivere alla gravidanza #07
Pare che quando il bambino che abbiamo in corpo nascerà, si avrà pochissimo tempo per leggere perché il poco tempo libero che avremo a disposizione lo utilizzeremo per recuperare il sonno perduto. Usate quindi gli ultimi mesi della vostra gravidanza per portarvi avanti con le vostre letture preferite.

Oggi (27° settimana di gravidanza) la mia circonferenza pancia misura 93 cm.

martedì 22 marzo 2011

Pancia (R)evolution

Ho già parlato dell'attività fisica di Mia che utilizza una parte della mia pancia come palestra personale in cui allenarsi giornalmente nell'arte della ginnastica artistica, del balletto e dell'arrampicata. Il tutto per merito di uno specialissimo abbonamento di 9 mesi praticamente regalato da me e da papà tatuato.
Oltre a tutto questo movimento (che bimba tonica che avrò!), credo che Mia in questi quasi 6 mesi che è lì a galleggiare beatamente all'interno della mia pancia, si sia data anche all'arredamento della sua privatissima cameretta gestazionale.

Eccone qualche esempio:



La mia pancia a due mesi e mezzo (10 settimane di gravidanza):






Ecco Mia che ha appena montato una piccola culla in vimini in cui fare la nanna. 




La mia pancia a tre mesi e mezzo ( 14 settimane di gravidanza): 




Qui Mia ha issato la zanzariera.


La mia pancia a quattro mesi e mezzo (18 settimane di gravidanza):



Si nota chiaramente il posizionamento di una scrivania, di una comoda poltrona e di un piccolo divano che si trasforma all'occorrenza in un piccolo letto per ospitare eventuali amichetti/e.
Come ho fatto ad accorgermene?La taglia 38 mi ha clamorosamente abbandonato. Pure le mutande ora mi vanno strette e mi lasciano quell'antiestetico segnaccio sui fianchi!




La mia pancia a 5 mesi e tre quarti (23 settimane di gravidanza).




Nooooo Mia che fai? L'armadio a sei ante è un po' troppo! Al momento ti ho preso solo qualche tutina. 

A proposito di tutine: a quelle con le giraffine, le tartarughine e gli elefantini ho aggiunto un pagliaccetto con un tenerissimo panda disegnato sul petto.




Speriamo che Mia si fermi all'arredamento della sua cameretta!



Come sopravvivere alla gravidanza #06
Generalmente la pancia inizia a crescere tra il quarto e il quinto mese di gravidanza. Non spaventatevi se confrontando la pancia con altre donne gravide la vostra sarà più grande o più piccola. E' una questione di costituzione.
E per monitorare la crescita della pancia, misurate giornalmente il vostro giro vita: vedrete che cambiamenti da un giorno all'altro.

Oggi la mia circonferenza pancia misura 88 cm.

sabato 19 marzo 2011

Il linguaggio di Mia

Sono a 23 settimane + 1 e Mia ha già capito come funziona il piccolo mondo acquatico in cui è immersa e come è collegato con l'esterno. Così per comunicare con me e con papà tatuato si è inventata un linguaggio tutto suo fatto di calci e pugni.
Ovviamente ho notevoli difficoltà d'interpretazione, ma sono riuscita comunque a stilare una sorta di “Dizionario fetale del calcetto e del pugnetto” che al momento sembrerebbe abbastanza efficace. L'unico problema è che questo linguaggio si evolve giorno dopo giorno, esattamente come il cervello e il corpo di Mia.

Ecco al momento come si suddivide questo dizionario work in progress:

Un calcetto a sinistra significa:
Così sto un po' stretta. O cambi immediatamente posizione o ti torturo per le prossime 2 ore.”

Un pugnetto alla destra dell'ombelico:
Ho fame, sbrigati ad ingoiare qualcosa di decente”.

Raffica di pizzicotti:
Spegni la luce, sto dormendo”

Tiro del cordone ombelicale:
Alza il volume, please....questo pezzo che stai ascoltando mi piace tantissimo”.

Una capriola:
Ciao papà tatuato, guarda che razza di atleta sono diventata!”.

E sulle capriole mi soffermo un secondo. Perché quando dico capriole sto parlando, senza esagerare, di vere e proprie giravolte con doppio salto carpiato.
La sento perfettamente che appoggia le piccole manine sul pavimento della sua “cameretta gestazionale”, che preme con la testa sulla mia vescica e infine che appoggia la sua schiena ed il suo culetto sul fondo del mio utero. E poi, subito dopo, come una perfetta ginnasta, Mia si rialza immediatamente mettendosi in posizione eretta con le braccia tese verso l'alto, come a salutare una giuria olimpionica (questo è il momento in cui improvvisamente le pancia assume la tipica forma a punta).

Di quanti movimenti altamente dolorosi andrà a comporsi nei prossimi mesi il dizionario di Mia?

Temo che la mia pancia si riempirà di lividi.

Come sopravvivere alla gravidanza #05
Il primo movimento non si scorda mai. Generalmente si riesce a sentire tra la 20° e la 22° settimana di gravidanza. Non per tutte è così, varia da persona a persona. Io ho sentito Mia la prima volta alla 21° settimana.
All'inizio penserete che quello strano frssssss che sentite in pancia sia in realtà il liquido amniotico che si è magicamente trasformato in acqua frizzante. Poi dopo qualche giorno inizierete a distinguere i primi movimenti e la vostra felicità sarà a mille. Poi quando non riuscirete più a chiudere occhio a furia di calci e pugni nello stomaco la penserete un po' diversamente e, stremate e livide, vi iscriverete ad un corso di difesa personale interna. 

mercoledì 9 marzo 2011

Come al cinema

Fare l'ecografia morfologica è un po' come sedersi nella sala cinematografica più tecnologica che l'uomo abbia mai costruito e assistere alla prima mondiale del film più figo che il cinema abbia mai prodotto.
Tutto questo secondo il parere delle nonne ovviamente che già da mesi avevano prenotato il loro biglietto speciale per la visione rivelatrice.
Papà tatuato ed io abbiamo quindi dovuto, fra i mille sbattimenti, preparare un p.d.p. perfetto (n.b.: piano di produzione, una deviazione professionale che entrambi ci portiamo dietro ormai da anni) per il giorno tanto atteso.
Ore 8.30:
Papà tatuato mi lascia davanti all'ambulatorio per l'accettazione.
Ore 9.00
Papà tatuato raccatta le due future nonne in giro per Milano.
Ore 9.30
Papà tatuato lascia le future nonne davanti all'ambulatorio.
Ore 9.45
Papà tatuato trova parcheggio.
Ore 10.05
La morfologica della verità darà la notizia tanto attesa in mondo visione.

E' più o meno andata in questo modo, tranne che...

Tranne che alle 8.30 prendo il numero per l'accettazione. Mi guardo intorno e noto che stranamente c'è pochissima gente in coda agli sportelli. La sala d'aspetto è quasi deserta e il silenzio è disarmante. Generalmente la sala dell'accettazione è un ambiente caotico: non c'è mai posto per sedersi, le persone urlano maledicendo in ogni lingua i funzionari agli sportelli, c'è un brusio continuo, per terra è pieno di bigliettini numerati...

Oggi no. Calma piatta. Cerco allora di darmi delle valide motivazioni:

Sciopero dei mezzi?
No, oggi tutto funziona regolarmente.
Invasione aliena? Direi di no, non ho visto astronavi giganti sopra il Duomo.
Epidemia fulminante?
Assolutamente no, altrimenti me la sarei beccata immediatamente.
Non è che forse la città è invasa da zombies affamati?
Oddio! Potrebbe proprio essere così. E se invece del solito supermercato gli zombies decidono di attaccare l'ambulatorio in cui mi trovo ora, che faccio?

In cinque minuti faccio l'accettazione (nella mia mente il funzionario allo sportello mi aveva già sbranato il braccio) e mi muovo circospetta verso la sala d'attesa della stanza dell'ecografia. Anche qui non c'è anima viva e il silenzio quasi pietrifica.
Sono le 8.40.
Più di due ore all'appuntamento fissato per la morfo della verità! Poco male. Così riesco anche a finire un lavoro. Bingo!
Non faccio in tempo a togliermi il cappotto che esce una dottoressa altissima, magrissima e dall'aspetto severissimo che mi invita ad entrare nella stanza.

Timidamente le dico:

Il mio appuntamento è alle 10.05. Non posso entrare ora perché sta arrivando tutta la mia famiglia per assistere al grande evento. Hanno tutti già preso il biglietto!”

Lei severamente risponde:
Non sia mai! Può entrare massimo un persona.”

Io:
Aspetto comunque il mio turno, grazie”.

La dottoressa demon chiude la porta e io rimango sola nella stanzetta deserta.

Continuo a rimanere sola nella stanza, pensando a come dire alle nonne, senza farle infartare, che non potranno assistere all'evento del secolo.

Ore 9.45
Le nonne arrivano e a seguire arriva anche papà tatuato.

Penso:
Finalmente degli esseri umani intorno a me!

Do la terribile notizia alle nonne e tremo al pensiero del pericolo che corro lasciandole sole in sala d'aspetto....altro che zombies affamati.

Ore 10.00
Papà tatuato ed io entriamo nella stanza dell'ecografia.
La dottoressa prende tutte le misure del caso.


L'unica domanda che le facciamo ripetutamente è:
Cos'è? Cos'è? Allora cos'è? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina? Maschio o femmina?

Ma la morfo della verità non vuole rispondere alla nostra domanda....che palle!

Mancano pochi secondi alla fine dell'ecografia e la dottoressa Oracolo stremata dalla nostra insistenza, urla nevrotica:

E' FEMMINA!”

Papà tatuato ed io usciamo sorridenti e diamo la notizia alle nonne che fortunatamente non si sono scannate.

Nel frattempo l'ambulatorio è tornato alla sua normalità: le sale d'attesa sono piene di persone lamentose che aspettano il loro turno, c'è tanto casino e tutte le future mamme incinta intorno a noi, applaudono e sorridono alla bella notizia.

Ciao Mia!